Google ottimizza Chrome con la funzione “Blocco Schede”
Google sta implementando una nuova funzionalità denominata “Blocco delle Schede” per Chrome, progettata per sospendere l’attività delle schede non in uso. Questa innovazione si traduce in un minore carico sulla CPU, una navigazione più fluida e un prolungamento della durata della batteria, soprattutto per chi utilizza laptop o dispositivi 2-in-1.
Il problema della gestione di molte schede
Idealmente, se avessimo sempre una sola scheda aperta, Chrome dovrebbe gestire un’unica pagina web alla volta. Tuttavia, la realtà è diversa e spesso ci ritroviamo con numerose schede aperte. Anche quando non interagiamo direttamente con esse, ogni scheda aperta in Chrome mantiene attiva una pagina web che consuma memoria di sistema. Script e altri contenuti dinamici continuano a operare in background, potenzialmente sfruttando risorse della CPU.
Questo comportamento, da un lato, offre un vantaggio: permette alle schede di continuare a riprodurre audio o a ricevere aggiornamenti anche quando non sono in primo piano. In questo modo, quando torniamo a una scheda, la pagina è subito disponibile senza tempi di ricaricamento.
D’altro canto, un numero eccessivo di schede aperte, soprattutto se cariche di contenuti complessi, può impattare negativamente sulle prestazioni del sistema, saturando la memoria, impegnando la CPU, rallentando Chrome e consumando rapidamente la batteria. Proprio per affrontare queste problematiche, gli ingegneri di Chrome hanno sviluppato le funzionalità di “Scarto Schede” e, più recentemente, “Blocco Schede”. Sebbene correlate, queste due funzioni operano in modo differente e in situazioni diverse.
Come lo Scarto Schede ottimizza l’uso della RAM
La funzione di “Scarto Schede”, introdotta nel 2015, ha lo scopo di ottimizzare l’utilizzo della memoria. In sostanza, quando il sistema rileva una carenza di memoria RAM, Chrome procede con lo “scarto” del contenuto delle schede considerate “inattive”. Le schede con cui l’utente sta interagendo attivamente non vengono toccate, ma quelle che rimangono in background senza interazione per un certo periodo sono le prime candidate allo scarto.
Quando una scheda viene scartata, i suoi contenuti vengono rimossi dalla RAM e il suo stato viene salvato sul disco. Questo processo non altera l’aspetto dell’interfaccia di Chrome: la scheda rimane visibile nella barra delle schede come se fosse ancora attiva. Tuttavia, quando l’utente vi fa clic sopra, Chrome impiega qualche istante per ricaricare la pagina, riportandola allo stato precedente.
Questo piccolo ritardo è la ragione per cui lo scarto delle schede avviene solo in condizioni di scarsa memoria. La RAM è preziosa e va utilizzata al meglio per la memorizzazione di dati. Tuttavia, scartare automaticamente le schede e ricaricarle rapidamente è un’alternativa preferibile rispetto all’obbligo di chiudere manualmente le schede.
Quando una scheda viene scartata, il suo processo viene rimosso dal Task Manager di Chrome, e non è più visibile tra i processi in esecuzione. Al momento del ricaricamento, il processo viene riavviato.
Il Blocco Schede per risparmiare CPU e batteria
Il “Blocco Schede” opera in modo differente rispetto allo “Scarto Schede”. Quando una scheda viene bloccata, il suo contenuto rimane in memoria, ma l’attività della pagina viene congelata. La pagina web non è in grado di utilizzare la CPU o eseguire operazioni in background. Ad esempio, una scheda con una pagina web complessa che esegue script in continuazione viene bloccata automaticamente dopo un certo periodo, impedendo la sua attività fino a quando l’utente non interagisce nuovamente con essa. Questi sono i principi di base, e Google fornirà a breve maggiori dettagli sul funzionamento di questa funzione.
Il Blocco Schede è una funzionalità ancora in fase sperimentale. È presente nelle versioni stabili di Chrome a partire dalla versione 77, ma richiede l’attivazione manuale. Nelle versioni Canary, a partire dalla versione 79, il blocco delle schede avverrà automaticamente, come già avviene per lo scarto.
In Chrome Canary, è possibile trovare diverse opzioni di blocco delle schede digitando `chrome://flags` nella barra degli indirizzi e cercando “Blocco schede”. Una volta attivata l’opzione, Chrome blocca automaticamente le schede “idonee” dopo cinque minuti di inattività in background. A seconda delle impostazioni, Chrome può mantenere le schede congelate o “scongelarle” per dieci secondi ogni quindici minuti, tempo sufficiente per sincronizzarsi con un server o svolgere piccole operazioni. Google sta attualmente testando quale sia l’opzione migliore.
Nonostante il blocco delle schede sia ancora in fase sperimentale, è molto probabile che verrà implementato nelle versioni stabili di Chrome a breve. Le opzioni in Chrome Canary sono state individuate da TechDows.
Come testare Blocco e Scarto Schede
È possibile sperimentare con entrambe le funzionalità già nelle attuali versioni stabili di Chrome. Per farlo, basta digitare `chrome://discards` nella barra degli indirizzi e premere Invio.
Si aprirà una pagina diagnostica con l’elenco delle schede aperte e la possibilità di bloccarle o scartarle. Sul lato destro della pagina, sono presenti i link per “Blocca” ed “Elimina” per ciascuna scheda.
È possibile provare direttamente le due funzionalità per notarne le differenze. Per esempio, aprendo YouTube e avviando la riproduzione di un video, cliccando su “Blocca” si interromperà la riproduzione, ma il contenuto della scheda rimarrà in memoria (verificabile dal Task Manager). Cliccando invece su “Elimina”, la riproduzione del video si fermerà e i contenuti della scheda verranno rimossi dalla memoria. Cliccando su “Carica”, il contenuto della scheda verrà ricaricato in memoria.
I vantaggi di Scarto e Blocco Schede
In sintesi, se la memoria del sistema è quasi piena, Chrome scarta le schede non in uso per liberare spazio. Le schede scartate vengono ricaricate silenziosamente quando l’utente vi fa clic sopra, con un piccolo ritardo percepibile. Se la memoria è sufficiente, Chrome la utilizza per la cache, accelerando le operazioni.
Anche in presenza di molta memoria, Chrome monitora le schede per applicare il blocco, risparmiando CPU e batteria, rendendo più reattivo il sistema. Le schede bloccate vengono mantenute in memoria, consentendo un caricamento rapido una volta che l’utente le attiva.
Se Chrome necessita di liberare memoria, potrebbe anche scartare una scheda bloccata. Non è possibile bloccare una scheda già scartata, poiché è stata rimossa dalla memoria e non è più attiva, pertanto non può svolgere azioni in background.
La prossima versione di Microsoft Edge, basata su Chromium, beneficerà del lavoro svolto da Google su Chrome. Ci si aspetta che anche le versioni future di Edge adotteranno il blocco automatico delle schede.