Google sta uccidendo Cloud Print alla fine del 2020

Google Cloud Print: Fine di un’Era

Il servizio Google Cloud Print si appresta a raggiungere il termine della sua operatività. Dopo un decennio trascorso in fase beta, Google ha comunicato ufficialmente che il supporto per Cloud Print cesserà definitivamente dopo il 2020. L’azienda di Mountain View invita gli utenti ad avviare la transizione verso altre soluzioni di stampa.

Questo servizio consentiva la stampa da remoto, da qualsiasi luogo connesso a Internet. I lavori di stampa, una volta inviati a una stampante configurata con Cloud Print, venivano archiviati in una coda all’interno dell’account Google dell’utente. Da lì, venivano trasmessi alla stampante effettiva. Sebbene alcune stampanti fossero dotate di supporto nativo per Cloud Print, Google aveva esteso tale funzionalità anche a Chrome, permettendo agli utenti di stampare da qualsiasi PC dotato di questo browser, a patto che fosse configurato correttamente.

In passato, Cloud Print rappresentava una soluzione fondamentale per Google, soprattutto a causa della mancanza di supporto nativo per la stampa sui Chromebook. Questi dispositivi si affidavano completamente a Cloud Print per la gestione dei lavori di stampa. Ma il panorama tecnologico è mutato: ora Chrome OS include un supporto di stampa nativo. Di conseguenza, Cloud Print non è più indispensabile per i Chromebook e sembra aver perso rilevanza anche per Google stessa.

L’annuncio della dismissione del servizio è stato incluso in un documento di supporto di Google:

“Cloud Print, la soluzione di stampa basata su cloud di Google in versione beta dal 2010, cesserà di essere supportata a partire dal 31 dicembre 2020. Dal 1° gennaio 2021, i dispositivi di tutti i sistemi operativi non saranno più in grado di stampare tramite Google Cloud Print. Si consiglia di individuare una soluzione alternativa nel corso del prossimo anno e di predisporre una strategia di migrazione.”

Le alternative proposte da Google sono principalmente indirizzate agli utenti aziendali con dispositivi Chrome OS. Gli amministratori possono utilizzare la Console di amministrazione di Chrome Enterprise per gestire un gran numero di stampanti all’interno di un’organizzazione. Sarà inoltre possibile configurare server di stampa CUPS esterni, fornendo un’ulteriore opzione per le aziende che necessitano di instradare i lavori di stampa dai Chromebook.

E per i dispositivi non-Chromebook? Le indicazioni di Google si fanno meno precise:

“Per ambienti diversi da Chrome OS o in scenari multi-OS, si invita a utilizzare l’infrastruttura di stampa nativa della rispettiva piattaforma e/o a collaborare con un fornitore di soluzioni di stampa.”

Per gli utenti domestici, Google non offre consigli particolarmente utili. Chi si affida a Google Cloud Print per la stampa remota, dovrà cercare una soluzione alternativa entro l’anno. Per la stampa locale, è probabile che le stampanti precedentemente abilitate a Cloud Print possano funzionare come stampanti di rete tradizionali.

In ogni caso, sia le aziende che gli utenti privati hanno ancora un anno di tempo. Cloud Print sarà operativo fino alla fine del 2020, ma dal 1° gennaio 2021 il servizio verrà definitivamente disattivato.