Word offre una serie di stili predefiniti per i titoli e sottotitoli, come “Titolo 1”, “Titolo 2” e così via. Questi stili definiscono caratteristiche quali il tipo di carattere, la dimensione, il colore e altri aspetti. È possibile creare stili personalizzati e utilizzarli per le intestazioni oppure modificare la formattazione delle intestazioni al volo. Allo stesso modo, è anche possibile apportare modifiche agli stili predefiniti, se necessario.
Personalizzazione degli stili di intestazione
Nella scheda “Home” di Word, all’interno del gruppo “Stili”, sono disponibili diversi stili incorporati, tra cui “Titolo 1” e “Titolo 2”.
Cliccando con il tasto destro del mouse su uno di questi stili di intestazione e selezionando “Modifica”, si apre la possibilità di personalizzarlo.
Word mette a disposizione anche altri livelli di intestazione, nove in totale. Per visualizzarli, basta cliccare sulla piccola freccia in basso a destra nel gruppo “Stili”.
Di default, la finestra “Stili” mostra solo quelli consigliati, che corrispondono a quelli visualizzati nella barra multifunzione. Per visualizzare tutti gli stili disponibili, occorre premere il pulsante “Opzioni”.
Nella finestra “Opzioni riquadro stile”, occorre selezionare il menu a tendina “Seleziona stili da mostrare” e cambiare l’impostazione da “Consigliato” a “Tutti gli stili”, quindi premere “OK”.
La finestra “Stili” ora mostrerà tutti e nove i livelli di intestazione.
Cliccando con il tasto destro del mouse su uno di essi e selezionando “Modifica”, si avvia la personalizzazione dello stile.
Sia che si avvii la modifica di uno stile dalla barra multifunzione o dalla finestra “Stili”, si aprirà la finestra “Modifica stile”, e il resto della procedura sarà identico.
Nella sezione “Proprietà” è possibile rinominare lo stile, selezionare il “Tipo di stile” (disponibile solo per alcune intestazioni), basare lo stile che si sta modificando su un altro stile, e persino modificare lo stile del paragrafo che segue l’intestazione. Nel nostro caso, chiameremo l’intestazione “Stile personalizzato” e lasceremo il resto invariato, in quanto le opzioni di default sono adatte per le intestazioni.
La sezione “Formattazione” può essere suddivisa in quattro parti distinte.
In questa sezione è possibile modificare il tipo, la dimensione e il colore del carattere, applicando anche formattazioni come grassetto, corsivo o sottolineato. Il menu a tendina sulla destra permette di scegliere il tipo di script (ad esempio, latino o asiatico). Questa sezione permette di definire le preferenze di allineamento e rientro. Viene fornita un’anteprima in tempo reale delle modifiche apportate, unitamente a una descrizione testuale dello stile di intestazione.
La successiva sezione della finestra “Modifica stile” consente di scegliere se aggiungere lo stile alla galleria “Stili” e se aggiornare automaticamente lo stile in caso di modifiche manuali ad un paragrafo che utilizza quello stile (si sconsiglia di utilizzare quest’ultima opzione in quanto può generare confusione sulle modifiche apportate). Inoltre, si può scegliere se le modifiche allo stile devono essere applicate solo al documento corrente o a tutti i nuovi documenti basati su questo modello. Poiché il modello su cui si basa il documento è quasi sempre il modello normal.dot di Word, selezionando questa opzione le modifiche verranno applicate a tutti i documenti.
In caso di dubbi su una qualsiasi di queste opzioni, si consiglia di lasciarle alle impostazioni predefinite. Per saperne di più sul funzionamento degli stili, è utile consultare la guida dedicata alla gestione degli stili e dei temi.
Dopo aver effettuato le scelte desiderate, selezionare “OK” per applicare le modifiche.
Se si è modificato il nome dell’intestazione, la modifica sarà visibile sia sulla barra multifunzione che nel menu “Stili”.
Ora è possibile selezionare lo stile e iniziare a digitare!